Ambientazione

L'Inena, Il Regno delle Favole, si trova sul Mondo Esterno della Mente, il Faerir, dove ogni sogno e incubo dei mortali prende forma e sostanza.

In particolare ogni storia mai narrata qui ha la sua incarnazione. Se l'incarnazione è di origine benigna apparirà nella regione dei sogni del Faerir, l'Egemonia del Lul'Eltamaal'Er. Se di origine maligna invece la sua dimora sarà nell'Egemonia degli incubi del Faerir, il Phobetontes.

Il Faerir è un luogo legato alle energie astrali delle emozioni e della magia. Esistono infiniti regni o Egemonie, in paricolare il Faerir ha una quasi interminabile Egemonia legata alle creature fatate, dove regna il Latore dei Desideri, il Re Dormiente delle Fate e dei Folletti.

Lì le Corti Aristocratiche si muovono attraverso intrighi, feste e dispetti, a volte anche mortali. La genia fatata è immensa, dai Fey ai Goblyn, fino alla Fiabe Incarnate, le Asatìr. Le loro leggi astruse e contorte, i loro obbiettivi sono spesso oscuri e misteriosi, a volte insensati per un abitante del Primo Mondo, detti dai fatati 'Fyonnar' o 'Disincantati', un essere senza il 'Gramaryè' una sorta di vista magica che permette di vedere il Sydh-Kur, il 'Popolo Nascosto', i fatati e le fiabe incarnate. Quando un abitante del Faerir si allontana troppo dal suo mondo, subisce l'Afshan, la 'Nostalgia' che lo uccide lentamente, ma inesorabilmente. Tutta l'esistenza di un fatato si basa sul 'Fascino', il Delkash, una serie di patti che compiono tra loro o con i Fyonnar, che gli permettono di accumulare potere e influenze politiche. Tutto gira intorno al Delkash e nulla è più importante per un Sydh-Kur, ma bisogna aver sempre timore nel contrattare con loro, poiché troppo abili nell'inganno e troppo amanti dei tranelli.
Afshan

La "Nostalgia", è una strana malattia che colpisce gli esseri fatati quando vivono per troppo tempo lontani dal loro mondo. Lentamente si consumano e muoiono per scomparire nel nulla.
Asatìr

È la forma corporea delle Fiabe Incarnate. Quando in un qualunque mondo viene narrata una fiaba, nel Mondo dei Sogni nasce l'Asatìr di quella fiaba.
Barsazia

Piccola regione della Slotania al confine con la Taringia, famosa per i suoi borghi pittoreschi e il tipico soufflé di patate.
Delkash

Il "Fascino", è praticamente il modo di accumulare il potere magico che hanno i fatati. Più un fatato ha un Delkash alto, più è importante all'interno delle Corti del Mondo dei Sogni.
Esuli

È il nome con cui vengono chiamati tutti i fatati che abbandonano il Mondo dei Sogni. In particolare è il termine che usano coloro che si sono salvati dalle grinfie del Re Ignobile.
Faerir

È il Mondo Esterno Superiore della Mente. All'interno di esso si trova il Mondo dei Sogni e l'Inena.
Florian

Il buon principe Florian, il marito di Biancaneve, guidò la resistenza contro il Re Ignobile e salvò gli Esuli prima che fossero catturati. Non vi sono più sue notizie dai tempi dell'arrivo nel mondo dei mortali.
Fratelli Grimm

I buoni Re Fratelli Grimm furono i più grandi regnanti dell'Inena. Scomparvero durante l'invasione del Re Ignobile. Si crede che siano stati orrendamente trucidati.
Fyonnar

Sono gli abitanti mortali del Primo Mondo che non riescono ad accorgersi della presenza dei fatati.
Gramaryè

È la vista magica che permette di vedere i fatati. Pochissimi mortali la possiedono.
Inena

Il Regno delle Favole, dove vivono gli Asatìr.
Latore dei Desideri

Il Re Dormiente del Faerir. Si pensa che non si risveglierà mai dal suo eterno sonno.
Lul'Eltamaal'Er

Regione dei sogni del mondo di Faerir.
Mystische Gesellschaft der Silbernen Morgenröte (Myst)

Un corpo speciale paramilitare della nazione della Slotania. Sono specialisti nei misteri dell'occulto, ma non si conoscono i loro fini segreti.
Phobetontes

Regione dei sogni del mondo di Faerir.
Primo Mondo

Il mondo dei mortali, identificato con la nostra Terra.
Re ignobile

Misterioso fatato di estrema crudeltà che sta conquistando tutto il Faerir uccidendo e cibandosi di ogni fatato.
Sydh-Kur

I fatati e le Fiabe Incarnate che abitano il Faerir.
Slotania

Il Regno di Slotania è una nazione situata nel centro-nord dell'Europa. È caratterizzata da un clima atlantico e la maggior parte della popolazione vive in un contesto rurale, mentre l'attuale cancelliere Hernst Geheimnis sta trasformando il paese attraverso un'industrializzazione forzata e, voci dicono, stia incrementando la produzione di armamenti per prepararsi a una imminente guerra.
Sonnantroci

Sono fatati corrotti servi del Re Ignobile. Nessuno conosce la loro forma poiché nessuno è mai sopravvissuto ad incontro con essi.
Versteckt

Piccolo paesino rurale sulle colline della Barsazia. Gli abitanti sono gente molto tranquilla che evita gli incontri e gli scambi con l'esterno, anche perché il paese è interamente abitato da Esuli.
Voce 2

Voce 3 - Il Delkash

Il Delkash è l'essenza vitale degli Asantìr.
Senza di esso la loro stessa carne sublima consumandosi insieme all'anima fatata nella bieca realtà di un mondo senza sogni né desideri.
Nel Faerir, il luogo d'origine di tutte le fate e di molte favole, il Delkash è parte del mondo onirico, nelle egemonie fatate e persino delle Cupe Lande dell'Incubo. Ogni fatato si può nutrire del Delkash anche solo respirando, anche stando fermo immobile. Il Delkash compenetra ogni molecola dell'esistenza di ogni essere che vive di emozioni, senza di esso per un fatato vi è solo il lento consumarsi, per un mortale una grigia esistenza senza sogni.
Gli Asantìr giunti sul Primo Mondo dal Faerir non riescono più a generare il Delkash e devono procurarselo in ogni modo per poter sopravvivere. Feste, canti, raccontar storie e tutto ciò possa risvegliare sensazioni e forti emozioni. Si dice che alcuni fatati abbiano portato in segreto artefatti che possono donare un po' di Delkash, il minimo per sopravvivere, ma in realtà esiste un metodo più semplice per generarlo:
ogni giorno gli Asantìr si ritrovano, tra affini, a raccontarsi le loro storie, le loro leggende e a sostenersi attraverso un flusso di pathos che gli dona nuove energie per sopravvivere nel mondo dei mortali. Solo tra affini possono compiere questo strano rito, questo ricongiungersi alla loro terra natia, questo sentirsi ancora vivi e non solo dei sopravvissuti.

REGOLE PER I GIOCATORI:
Sabato 9 alle ore 16.00 e Domenica 10 alle ore 10.00, i PG, divisi per Fazioni, si ritroveranno tra loro per generare il Delkash che servirà loro per sopravvivere. Chi non parteciperà attivamente all'incontro, narrando le proprie imprese o raccontando semplici storie, avrà il Personaggio, per il resto della giornata, in un profondo stato depressivo e non potrà utilizzare nessun tipo di Abilità e potere.
Dopo 2 giorni senza partecipare al Delkash i PV saranno ridotti a 1 e non sarà in grado di combattere.
Dopo 3 giorni senza partecipare al Delkash entrerà in stato catatonico.
Dopo 7 giorni scomparirà consumandosi.
Voce 4 - La Myst

La Myst, Mystische Gesellschaft der Silbernen Morgenröte, è la polizia segreta del regime slotano, nota per la sua brutalità e repressione. Tuttavia, non solo si occupa di sorvegliare e reprimere dissidenti politici, ma si dedica anche a faccende soprannaturali.
È un'agenzia segreta che opera nell'ombra, con l'obiettivo di mantenere il controllo non solo sulle persone, ma anche sulle forze occulte. I membri del Myst sono addestrati non solo nelle tecniche di interrogatorio e tortura, ma anche nelle pratiche esoteriche e nei rituali occulti. Si crede che abbiano accesso a antichi grimori e conoscenze proibite, e che utilizzano tali poteri per influenzare gli eventi a loro favore.

La loro missione va oltre la semplice sorveglianza: cercano di evocare entità soprannaturali per ottenere informazioni strategiche o per seminare paura tra i nemici del regime. Si dice che abbiano instaurato alleanze con culti oscuri e praticanti di magia nera, creando un'atmosfera di terrore che si estendeva ben oltre le loro operazioni ufficiali.
Non solo perseguita gli oppositori politici, ma anche chiunque sia sospettato di avere poteri o conoscenze sovrannaturali, probabilmente per impossersarsi delle loro facoltà. Si racconta di misteriosi campi, gli Okktrum, Okkultes Forschungszentrum, dove le creature soprannaturali vengano rinchiuse e su cui gli occultisti della Myst compiono abominevole esperimenti.
Anche se molti agenti sono perennemente in incognito il nome del delfino del regime e capo indiscusso della Myst è ben conosciuto:
Il Generale Ministro degli Interni Shahr Pasch.
Si favoleggia che possieda poteri mistici che travalichino le normali conoscenze mortali e che quando si muove lui stesso vuol dire che la situazione può prendere una piega fortemente drammatica per chi cade nella sua sfera d'interesse.
Voce 5 - Il Faerir

Il Faerir è il Mondo Esterno Superiore della Mente. Un piano d'esistenza legato alle energie astrali delle emozioni e della magia. I daemoni della Mente sono originari di questo mondo e si dividono in diverse tipologie in base alla Cerchia o Egemonia dalla quale provengono.
Ogni Mondo Esterno è diviso in diverse Egemonie, regni legati a un particolare aspetto dell'elemento. In paricolare il Faerir ha una quasi interminabile Egemonia legata alle creature fatate, dove regnava il Latore dei Desideri, il Re Dormiente delle Fate e dei Folletti. Lì le Alte Corti Aristocratiche e le Basse Corti si muovevano attraverso intrighi, feste e dispetti, a volte anche mortali.
Almeno fino al giungere del tremabondo e misterioso Re Ignobile che, si crede abbia conquistato tutto il Faerir conosciuto, portando alla fuga o alla sottomissione ogni stirpe del Mondo della Mente.
La genia fatata è immensa, dai Fey ai Goblyn, le loro leggi astruse e contorte, i loro obbiettivi sono spesso oscuri e misteriosi, a volte insensati per un abitante del Primo Mondo, detto dai fatati 'Fyonnar' o 'Disincantati', un essere senza il 'Gramaryè' una sorta di vista magica che permette di vedere il Sydh-Kur, il 'Popolo Nascosto', i fatati. Quest'ultimi, spesso di etnia Goblyn, viaggiano di frequente sul Primo Mondo attraverso portali segreti per curiosare di nascosto le esistenze dei fyonnar, tirargli fastidiosissimi scherzi e in alcuni casi anche rapirgli i figli scambiandoli con i loro, malaticci e deformi. Queste creature vengono in parte trasformate in creature fyonnar, ma si evincono sempre strane mutazioni o comportamenti bizzarri e malvagi. Vengono chiamati 'Cangianti' o Chan-Sydh e posseggono sempre un'indole crudele e dispettosa. Tutt'altra etnia sono i Signori Fey, nobili, bellissimi e affascinanti. Di cui fanno parte anche gli Asatìr: le fiabe incarnate, che nascono nel Faerir ogni volta che in un qualunque mondo viene raccontata una nuova favola.
Tutte queste creature se si allontanassero troppo dall'Egemonia Fey, subirebbero l'Afshan, la 'Nostalgia' che li ucciderebbe lentamente, ma inesorabilmente. Tutta l'esistenza di un fatato si basa sul 'Fascino', il Delkash, una serie di patti e riti che compiono tra loro o con i fyonnar, che gli permettono di accumulare potere e influenze politiche. Tutto gira intorno al Delkash e nulla è più importante per un Sydh-Kur, ma bisogna aver sempre timore nel contrattare con loro, poiché troppo abili nell'inganno e troppo amanti dei tranelli.
Voce 6

L'Afshan, la 'Nostalgia', che consuma le anime degli Esuli è il loro più grande nemico. Tutti gli Asatìr la temono e sanno che potrebbero caderne vittima all'improvviso, da un momento all'altro, solo pensando allo sconforto.
Così come è accaduto al Dottor Weiswescrick, uno stimato Esule sempre pronto a dare consigli e aiutare, ma che la lontananza dal Faerir ha consumato irrimediabilmente:
Diario del Dottor Weiswescrick
Data: Un giorno come tanti, ma che segna la fine di un'era.
Caro diario,
Oggi mi sento più solo che mai. Le mie parole, un tempo piene di vita e significato, sembrano disperdersi nell'aria come foglie secche portate via dal vento. Ogni giorno mi sforzo di insegnare, di guidare, di ricordare a chi mi circonda l'importanza della verità e della compassione. Ma il loro sguardo è distante, le loro orecchie sorde.
Ho visto molti, ignari dei valori che potrebbero arricchire le loro vite. Ho cercato di avvicinarmi a loro, di raccontare storie che parlano di onestà e amicizia, ma i loro cuori sembrano chiusi, come porte che non vogliono aprirsi. La frenesia del mondo li ha catturati, e io sono diventato solo un eco lontano.
Ogni giorno che passa, sento la mia essenza svanire. Non trovo più nutrimento nei miei tentativi di comunicare. La mia voce, un tempo forte e vibrante, si affievolisce. Resto qui, in questo angolo dimenticato del mondo, mentre il silenzio cresce attorno a me come una nebbia fitta.
Mi rendo conto che la mia presenza è diventata superflua. Non c'è più spazio per la saggezza in un regno che corre verso l'ignoto senza fermarsi a riflettere. E così, lentamente, mi ritiro nel mio guscio, abbandonando la lotta. Oggi ho deciso di scrivere queste righe come un ultimo atto di resistenza. Voglio che le mie parole rimangano impresse su queste pagine, un monito per chi avrà la pazienza di leggerle in futuro. La mia anima si prosciuga, ma spero che chi verrà possa ricordarsi di ascoltare.
In questo momento di silenzio, sento che la mia essenza sta per estinguersi. È una morte dolce, priva di violenza. Ma è anche tragica, perché rappresenta la perdita di una voce in un mondo che ha dimenticato l'importanza dell'ascolto. Ho smesso di andare agli incontri del Delkash, a dire il vero neanche vi partecipavo attivamente. Desideravo solo la fine di questa inutile esistenza.
Diverrò un etereo e muto banshyr per poi scomparire completamente nel Nulla e perdermi nel non ricordo...
Se solo qualcuno potesse sentire il mio ultimo canto…
Con affetto...
Voce 7

La Festa delle Maschere è una ricorrenza molto importante per la cittadina di Versteckt:
Essa si svolge ogni anno in un atmosfera di magia e mistero che pervade e circonda l'intero borgo, i suoi abitanti e, a volte, anche qualche visitatore.
Nel cuore della Barsazia, avvolto da cime maestose e boschi incantati, si trovava il piccolo paese di Versteckt. Ogni anno, quando l'autunno cedeva il passo all'inverno, gli abitanti si preparavano per la Festa delle Maschere, un evento che richiamava non solo i locali, ma anche viaggiatori da terre lontane. Questa festa, però, non era una semplice celebrazione: era un momento magico in cui le fiabe, scappate dal Faerir, si rivelavano in tutto il loro splendore.
La leggenda narrava che, in un tempo lontano, i fatati potessero camminare tra un mondo e l'altro quando volessero, ma ora sola una volta ogni anno, durante la Festa delle Maschere, una breccia si apre tra i mondi, permettendo a queste creature di attraversare il confine e mescolarsi con gli umani. Gli abitanti di Versteckt attendevano con ansia quel giorno, indossando maschere elaborate e costumi che riflettevano le storie più affascinanti e rivelando la loro vera natura.
Il sole stava tramontando dietro le montagne, tingendo il cielo di sfumature dorate e porpora, mentre la piazza del paese si animava di colori e suoni. Le risate dei bambini si mescolavano al suono dei tamburi e alle melodie delle zampogne e alle iperbole dei mangiafuoco. Le maschere danzavano con grazia, svelando figure di principi e principesse, animali parlanti e creature fantastiche.
Tra la folla, si muoveva una giovane donna. I suoi occhi brillavano di curiosità mentre osservava le meraviglie che la circondavano. Indossava una maschera di legno intagliato a forma di gufo, simbolo di saggezza e mistero. Essa era una mortale e veniva da un paese vicino, aveva sempre sentito parlare della Festa delle Maschere, ma mai avrebbe immaginato di trovarsi nel bel mezzo di un tale incanto.
Mentre danzava, la giovane si sentì attratta da un angolo appartato della piazza, dove una figura misteriosa si stagliava contro il chiarore dei fuochi. Era un uomo alto, avvolto in un mantello scuro, con una maschera dorata. I suoi occhi brillavano come due stelle nel buio, e quando le loro sguardi si incrociarono, Elara avvertì un brivido lungo la schiena.
"Sei qui per scoprire la verità?" chiese l'uomo mascherato, la sua voce profonda e melodiosa. "Ogni maschera nasconde una storia, ma solo chi ha il coraggio di guardare oltre può svelare il mistero."
La ragazza annuì, affascinata. "Cosa devo fare?"
"Segui il battito del tuo cuore, le fiabe non sono solo racconti; sono parte di noi. Ogni anno tornano per ricordarci chi siamo realmente. Ma non preoccuparti, domani avrai scordato i nostri nomi e ti rimarrà solamente un vago e dolce ricordo della festa."
Con il cuore in tumulto, la ragazza chiuse gli occhi e quando li riaprì vide le creature intorno a lei: gli abitanti del villaggio nella loro vera forma:
una sirena cantava dolcemente accanto a un uomo che suonava abilmente un flauto, un folletto danzava allegramente e una strega mescolava pozioni in un calderone fumante. La ragazza si sentì sopraffatta dalla bellezza di quel mondo, e comprese che ogni creatura rappresentava un mondo perduto e meraviglioso.
L'uomo con la maschera si avvicinò a lei. "Ricorda: le fiabe possono nascondersi dal mondo, ma è attraverso i nostri sogni e desideri che continuano a vivere. La vera magia risiede nel coraggio di affrontare le proprie paure e nel potere dell'immaginazione."
E così, mentre le stelle iniziavano a brillare nel freddo cielo notturno sopra Versteckt, la giovane donna ballò con passione tra la folla, sapendo che ogni maschera indossata quella notte nascondeva un pezzo di verità e magia. La Festa delle Maschere continuò a celebrare l'incanto delle fiabe, unendo mondi diversi in un abbraccio eterno di sogni e storie senza tempo.
E il mattino dopo nessuno avrebbe ricordato che fiaba avesse scoperto e il nome rivelato di qualsiasi Asatìr...

REGOLA
Chiunque partecipi alla Festa delle Maschere, a causa di un primordiale incanto, dimenticherà la mattina seguente se ha scoperto quella sera il vero nome di un Asatìr e chi sia, ma solo se lo ha scoperto la sera della Festa delle Maschere. Anche se lo scriverà, registrerà o cercherà di segnarlo da qualche parte, la mattina dopo sarà tutto incomprensibile. Se lo ha scoperto anche solo il giorno precedentemente, non lo dimentica.
Voce 8

Quando gli Esuli giungono per la prima volta a Versteckt trovarono due persone ad accoglierli, il borgomasro, un grosso e bonario omone con tuba e capelli lunghi e un'impiegata comunale dallo sguardo dolce, minuta e dai modi affettati. Li hanno accolti, rincuorati e rassicurati, hanno fornito loro una nuova identità e dei documenti, hanno trovato loro alloggio senza mai chiedere nulla del loro passato o delle loro intenzioni, quasi non fosse importante o quasi lo sapessero già…
Frau Blauerstern, l'impiegata comunale è spesso affaccendata tra mille pratiche ed incarichi da sbrigare, ma ha sempre un sorriso sulle labbra e una buona parola per tutti. Ha un modo di fare materno ed accogliente, solo all’apparenza dimesso e accondiscendente, se la si osserva attentamente si può notare, in fondo agli occhi, un’avvampante fuoco da combattente, il fuoco di chi non accetta di essere sottomesso mai a nessuno e in nessun modo, il fuoco indomabile di chi non può essere mai piegato. Frau Blauerstern è diventata presto un punto di riferimento per tutti gli Esuli che ben sanno che lei sarà sempre pronta a fare qualunque cosa per aiutarli.
Il borgomastro, her Spiegel, invece è un uomo grande e grosso, che a prima vista incute timore ma che in realtà è mite e gentile, abile a evitare il conflitto. Molti lo definirebbero una persona calma e diplomatica, altri remissiva… ma qualcuno, sottovoce, sussurra che la sua indole sia quella del codardo che cerca ogni pretesto per evitare qualunque tipo di scontro. Comunque sia, her Spiegel gestisce il paesino con equilibrio e serenità, non appare mai arrabbiato, mai una parola fuori posto, sempre un sorriso di circostanza sul viso… Probabilmente quella sua aria bonaria non è altro che una maschera, che indossa senza quasi accorgersene come tanti in paese …cosa nasconda davvero dietro dell’aria remissiva resta per tutti un mistero affascinante.
Un’altra persona che gli Esuli possono incontrare spesso a Versteck è un bizzarro pensionato dal nobile portamento, è possibile vederlo che, come ogni tramonto, passeggia stancamente lungo le vie, buttando solo una distratta occhiata alle botteghe ancora aperte… la libreria, la piccola pasticceria, la rumorosa falegnameria… Chi lo incrocia a quell’ora vede solo un vecchio stanco passeggiare pigramente, gli occhi vacui e lo sguardo perso in mille ricordi… Oh, ma chi lo conosce bene, chi ha avuto modo di chiacchierare con il vecchio von Rapse, anzi con il Barone von Raspe, sa che presto si sarebbe… “trasformato”! Fermo nello spiazzo davanti alla chiesa, in cima alla scalinata di pietra, von Raspe osserva il sole tramontare dietro le montagne innevate… Mille ricordi di gioventù gli attraversano la testa… le cariche della cavalleria, il crepitare dei moschetti, il rombo dei cannoni… il rombo dei cannoni… le palle di cannone esplose da quelle nere bocche fumanti… le palle di cannone…
Una risata fragorosa proveniente dalla Locanda del Pirata lo fa trasalire!
“Oibò! - esclama – Qualcuno si sta divertendo! Bhe, nessuno può dire di essersi divertito e meravigliato se prima non ha ascoltato almeno uno dei miei racconti di quando ero un baldo giovanotto al servizio dello Zar! Perdinci! E poi ho visto volti nuovi a Versteckt, e loro non hanno ancora avuto modo di ascoltare le mie mirabolanti avventure!”
Con passo deciso, quasi marziale, e con sguardo inteso e fiero, von Raspe, anzi… il Barone von Raspe si dirige spedito ed impettito verso la chiassosa locanda del Pirata. “Buonasera a voi, gentili dame, e a tutti voi gentili signori! - saluta tutti entrando – Vi ho mai raccontato di quella volta che io...”
Voce 9

In Slotania la vita delle creature fatate era diventata un incubo. Il governo oppressivo, guidato da un Cancelliere spietato e ossessionato dalla magia e dalla potente organizzazione della Myst, aveva avviato una caccia spietata per catturare ogni essere magico, riducendoli in schiavitù o esiliandoli in luoghi dimenticati. Ma in questo buio panorama, una luce di speranza si accendeva: la resistenza Zauberrose.
La Zauberrose era composta da un gruppo eterogeneo di ribelli, ognuno con abilità magiche uniche e un passato tormentato.
Molti erano Esuli del Faerir, altre creature metamagiche o dotate di poteri occulti.
C’era Sherezad, una giovane strega dai capelli neri e gli occhi di un blu profondo, capace di manipolare le illusioni e affascinare. Accanto a lei c’era Firbolg, un guerriero fauno con corna maestose e una forza sovrumana, e Lyra, una sirena che aveva abbandonato l'Isola Che Non C'è per unirsi alla causa, portando con sé il potere dell’acqua e delle maree.
La loro missione era chiara: smantellare il sistema di cattura della Myst e liberare le creature magiche imprigionate negli Okktrum. I reparti speciali della Myst avevano costruito una rete di trappole incantate e prigioni invisibili, ma la Zauberrose era determinata a distruggerle. Grazie a un’infiltrazione astuta e a un piano magistrale, il gruppo si preparò a colpire il cuore del nemico.
Una notte di luna piena, quando la magia era più potente, Sherezad guidò i suoi compagni verso la Torre dell’Osservazione, il fulcro delle operazioni della Myst. Con le sue illusioni, creò una fitta nebbia che avvolse la torre, confondendo le sentinelle e permettendo ai ribelli di avvicinarsi senza essere visti. Firbolg, con la sua forza bruta, abbatté le porte di legno massiccio, mentre Lyra evocò onde d’acqua che distrussero i sigilli magici che imprigionavano i fatati liberandoli in massa.
Ma non tutto andò secondo i piani. Il capo supremo della Myst, un mago oscuro di nome Shahr Pasch, si era accorto della loro presenza. Con un gesto della mano, scatenò un potente incantesimo che fece tremare le fondamenta della torre. La Zauberrose si trovò circondata da creature oscure e da guardiani incantati.
Sherezad, con il cuore in tumulto, si fece avanti. “Dobbiamo unirci!” urlò ai suoi compagni. Concentrando tutta la sua energia, creò un’illusione così potente da far sembrare che la torre stessa stesse crollando. Ma Pasch, con un sorriso beffardo, dissipò l’illusione con un semplice gesto. La sua magia era troppo forte.
Firbolg tentò di affrontare Pasch direttamente, ma fu fermato da un gruppo di guardie incantate che lo sopraffecero con facilità. Lyra provò a evocare un’onda potente per proteggere i suoi amici, ma l’acqua si trasformò in vapore sotto l’incantesimo del mago oscuro.
La situazione divenne disperata. Le creature oscure circondarono i ribelli, mentre Pasch avanzava verso Sherezad con passo lento e minaccioso. “Pensavate davvero di poter sfuggire alla giustizia della Myst? Pensavi di poter ancora sfuggire a me!”
ruggì, la sua voce carica di potere oscuro.
Sherezad lo riconobbe e si rese conto che il loro piano era fallito. Con il cuore pesante e la paura che le attanagliava lo stomaco, comprese che non c’era via d’uscita.
Pasch scatenò un incantesimo devastante che avvolse la Zauberrose in una spirale di oscurità.
"Pro Potentia Mentis... Muori!"
Sibilò Pasch.
La carne di Firbolg iniziò ad incartapecorirsi mentre il mastodonte crollava in ginocchio con gli occhi vitrei per coi sbriciolarsi completamente al suolo.
"Pro Potentia Mentis... Brucia!"
Rivolgendosi a Lyra con lo sguardo invasato.
La sirena iniziò a urlare mentre la pelle si copriva di ustioni e la carne si squarciava.
Poi il capo della Myst si voltò verso Sherezad che lo fissava con un odio atavico ed infinito:
"Maledetto!"
Poi la donna con un ultimo spasmo di lucidità si schiarì la voce abbassando il tono al modo dei maghi:
"Ho udito narrar..."
Ma la litania gli si spezzo in gola perchè Pasch, muovendosi come un ombra innaturale gli stava stringendo il collo con una presa ferrea.
"Non stavolta ragazza! Non stavolta!"
E mentre Sherezad cadeva svenuta a terra, Pasch digrignava i denti mostrando sempre il serafico sorriso che non gli aveva mai abbandonato il volto.
Quando il silenzio calò sulla torre, Pasch si girò verso i prigionieri liberati:
“La vostra ribellione è finita,” dichiarò trionfante.
“La Myst regnerà sulla Slotania per sempre!”
Con la Zauberrose sconfitta e i sogni di libertà ridotti in cenere, il regno di Slotania tornò a vivere nell'ombra del terrore. Le creature magiche furono ricatturate e riportate nelle loro prigioni, mentre la resistenza venne annientata. La luce di speranza che avevano cercato di accendere si spense nel buio profondo della repressione.
Il Ministro Generale Shahr Pasch socchiuse gli occhi e la voce del Cancelliere gli penetrò la mente come un coltello accuminato:
"Eccellente Ministro Generale... Eccellente! La ribellione ha perso le sue teste! Ora è tempo di stringere la morsa! Altri sono nascosti, altro potere necessita al popolo slotano!
È necessario un ulteriore sacrificio! Un ulteriore sforzo affinché la nazione sia orgogliosa! Il popolo unito! La mia guida indissolubile! Gloria alla Slotania!"
Pasch chinò la testa e si portò il pugno destro sul petto all'altezza del cuore.